
“Iliade. Il gioco degli dèi”: la mostra con i bozzetti e i progetti dello spettacolo. Al Donizetti di Bergamo
“L’ILIADE. IL GIOCO DEGLI DÈI” è la mostra strettamente connessa allo spettacolo in cui drammaturgia, testo e regia recano la firma del collaudato team del Quadrivio formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer.
“Iliade. Il gioco degli dèi” è l’evento che precede la chiusura ufficiale di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023” e il primo titolo della Stagione di Prosa 2023/2024 della Fondazione Teatro Donizetti: in cartellone al Donizetti di Bergamo in prima rappresentazione nazionale dal 12 al 18 dicembre (con doppia replica fuori abbonamento sabato 16). In scena Alessio Boni e Iaia Forte rispettivamente nei ruoli di Zeus ed Era, e con Haroun Fall (Hermes, Patroclo), Jun Ichikawa (Afrodite, Calcante), Francesco Meoni (Ares, Paride, Agamennone, Sarpedonte), Elena Nico (Atena, Elena), Marcello Prayer (Apollo, Ettore, Priamo) e Elena Vanni (Teti, Andromaca).
Tenendo conto del grande lavoro preparatorio, si è deciso di allestire una mostra, inaugurata il 9 dicembre e visitabile fino all’ultimo giorno di rappresentazione (18 dicembre).
Curata da Clelia Epis, referente dell’archivio iconografico della Fondazione Teatro Donizetti, l’esposizione intende proprio documentare il processo creativo che ha portato alla messa in scena teatrale. Ciò attraverso i bozzetti e gli studi grafici preparati da Alberto Favretto, i disegni delle scene di Massimo Troncanetti, dei costumi di Francesco Esposito e delle marionette di Alberto Favretto, Raquel Silva e Marta Montevecchi.

“L’Iliade. Il gioco degli dèi. La mostra”: note della curatrice
«Il visitatore/spettatore si immergerà nei processi realizzativi tra studi, ripensamenti, intuizioni. Molteplici sono i riferimenti iconografici che spaziano tra tempo e culture, tra rigore e invenzione. La linea delle figure o quella di un profilo rimandano alla mente il grafismo, l’eleganza e la sintesi dei vasi attici, uno sguardo allungato e un volto ovale riportano alla mente le forme dell’arte contemporanea, forse di Modigliani, il ricco ricamo di un abito si porta negli occhi le texture di Klimt.
Lance, scudi, sguardi e gesti suggeriscono il costante, e irrinunciabile, contatto con le fonti scritte e immateriali. E poi ci sono le marionette, eroi come simulacri o idoli, lontani dalla dimensione umana. È per questo che le marionette sono delle vere macchine di scena. Maschili o femminili, manipolate dagli attori, sono sempre sovradimensionate; con le loro movenze iconiche traducono in modo eloquente il carattere dei personaggi. Il temperamento dei personaggi o l’unicità dei loro gesti si definisce attraverso segni e colori, tonalità dense e profonde, segni leggeri come un’intuizione: tante le piste percorse, solo alcune poi scelte. Stampe di grande formato sono utili a suggerire l’immersione tra i campi di battaglia, o la convocazione al cospetto di dèi ed eroi. I guerrieri schierati evocano quelli greci o troiani, segnano il percorso di preparazione per il soldato o quella per diventare eroe».
Ph cover: Luciano Rossetti
Riassumendo
“Iliade. Il gioco degli dèi”. La mostra presso il Donizetti Studio e nello spazio adiacente la biglietteria
DATE E ORARI: domenica 10 dicembre h 9:30-13:00 e 15:00-19:30. Da martedì 12 a sabato 16 dicembre h 15:00-20:30; domenica 17 dicembre h 9:30-13:00 e 15:00-19.30; lunedì 18 dicembre h 15:00-20:30
PREZZI: ingresso libero