Ginesio Fest 2022: la giornata del 18 agosto
La pecualirità che si è percepita sin da subito del Ginesio Fest è la percezione di essere in un’atmosfera di convivialità e confronto, in cui potersi rapportare con tutti, senza ‘gerarchie’.
Inaugurazione
L’attore CHRISTIAN LA ROSA comincia ‘giocando’ con l’ambiguità… sembra che stia parlando di lui e di LEONARDO LIDI, il neo direttore artistico con cui sono amici e col quale ha condiviso spettacoli in cui entrambi erano interpreti (basti pensare a “Santa Estasi”) o altri in cui è stato diretto da Lidi.
«Uno chiacchiera tanto, a volte troppo; l’altro, perennemente in silenzio, ascolta […] uno per ringraziare fa tre inchini; l’altro batte le mani e con forza urla: bravo!, ma non sempre. Due amici di vecchia data che il mondo ha allontanato […] due amici che, oggi più che mai, hanno tanto da raccontarsi. Due amici: l’attore e lo spettatore, che si ritrovano, in una calda estate».
Sul palco, accanto a loro, il sindaco GIULIANO CIABOCCO e il Presidente della Giuria REMO GIRONE. Il primo è molto orgoglioso di essere alla terza edizione nonostante le difficoltà legate anche alla ricostruzione. «Si è cominciato da febbraio e non è semplice gestire tutto fino alla fine perciò mi sento di ringraziare la direttrice generale Isabella Parrucci, l’anima di questa bella avventura con cui ci abbiamo creduto insieme sin dal 2019. Il Ginesio Fest per noi è la punta di diamante, riscoprendo la figura del santo patrono».
«C’è un meraviglioso pubblico, il che significa che il festival è cresciuto», nota con entusiasmo Girone aggiungendo: «Da questa edizione mi aspetto molto dal nuovo direttore artistico perché ho visto che ha fatto un lavoro straordinario, portando un teatro giovane, di ricerca e di parola, dando spazio alla nuova drammaturgia e questa è un’indicazione importante».
“Due vecchiette vanno a Nord”
Lo spettacolo che ANGELA MALFITANO e FRANCESCA MAZZA portano avanti da dodici anni ha colpito nel segno, coinvolgendo il pubblico con un’inaugurazione di tutto rispetto. Si avverte fortemente la matrice francese, autore è, infatti, Pierre Notte il quale ha iniziato a scrivere per il teatro sin dai primi anni Novanta. Segretario generale dell’Académie française tra il 2006 e il 2009, è anche giornalista, poeta, romanziere, attore, regista, nonché autore di testi radiofonici e di spettacoli di cabaret. Inoltre è Cavaliere delle arti e delle lettere e ha ricevuto molti riconoscimenti per la sua opera tra cui il Molière du Théatre privé.
La traduzione curata da Anna D’Elia e il grande affiatamento scenico di Malfitano e Mazza rendono perfettamente l’humor d’Oltralpe, mantenendo alta l’attenzione senza mai far calare il ritmo e ‘giocando’ con una situazione teatrale non semplice, in quanto affronta la morte, declinata in varie dimensioni – da quella improvvisa della madre a quella del padre venticinque anni prima, passando per l’interrogarsi sulla propria.
«Alla morte della madre, Annette (F. Mazza) e Bernadette (A. Malfitano) si rendono conto di non aver mai visto la tomba del padre, sepolto venticinque anni prima, a Nord di Parigi, nella regione di Amiens. Decidono quindi di lanciarsi nell’avventura, per abbracciare papà e dirgli che la mamma è morta. Inizia così un viaggio rocambolesco, insieme reale e metaforico, carico di memorie e conti da chiudere» (dalla sinossi ufficiale).
Ginesio Fest 2022: il programma di sabato 20 agosto
h 16:30: Laboratorio di teatro-danza per bambini e famiglie a cura della Compagnia degli Istanti presso il Teatrino dell’Ex Oratorio San Filippo Neri (via San Filippo, 4).
h 18: Cronache Teatrali. Presso Colle Ascarano la restituzione del laboratorio “Nuove parole” sul testo scritto da Diego Pleuteri “Resteremo qui sempre buone ad aspettarti” con i giovani attori della Scuola del Teatro Stabile di Torino.
h 18: “Il gatto con gli stivali” (liberamente tratto dall’opera) al Teatrino dell’Ex Oratorio San Filippo Neri (via San Filippo, 4). Lo spettacolo è pensato per un pubblico giovane (dai 3 agli 8 anni) e ruota attorno alla figura del Gatto con gli stivali come metafora del valore dell’amicizia, dell’arguzia e del superamento delle proprie paure.
DURATA: 55’
BIGLIETTO: 4,50€ (se si acquista online)
h 19: 30: Reading “La crociata dei bambini” a cura di Remo Girone. Presso Terrazza Belvedere del Comune.
h 21: “L’ammore nun’è ammore” presso il Chiostro Sant’Agostino (via Giacomo Matteotti, 18). 30 sonetti di Shakespeare traditi e tradotti da Dario Jacobelli, con Lino Musella e Marco Vidino.
DURATA: 55’
BIGLIETTI: 8€ (con prevendita); 7€ presso la biglietteria fisica.
Ph cover Ester Rieti dallo spettacolo “Due vecchiette vanno a Nord”