Abbiamo voluto chiedere al presidente della giuria il suo sguardo sulla serata finale, a chiusa di questi otto giorni di full immersion.
Ginesio Fest 2022: la testimonianza di Remo Girone
«È stata una bellissima serata, specificamente teatrale, com’era giusto che fosse. Il direttore artistico Leonardo Lidi, il quale l’ha concepita e organizzata, ha previsto l’apertura con me, che ho proposto un monologo di Shakespeare sul teatro e subito dopo, in stile gag, è avvenuto un incontro tra generazioni con Christian La Rosa. Quest’ultimo, attraverso un testo di Bogosian si è rivolto all’attore ‘classico’, che rappresento io, come attore moderno in cerca di lavoro.
Christian ha condotto magnificamente tutta la serata, che ha visto un saluto del sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco
la presentazione di una collezione di maschere di Leonardo Gasparri e Nicolò Tomassini, allievo della Scuola dello Stabile di Torino, ha cantato, lasciando il segno, il brano “Dentro la maschera di Arlecchino” di Gianmaria Testa.
Con un buon ritmo si è arrivati al momento dell’assegnazione del Premio San Ginesio ‘All’arte dell’Attore’ a Paolo Pierobon e a Petra Valentini, la quale ha letto alcune pagine suggestive del diario di Louis Jouvet.
Lucia Mascino e Michele Di Mauro hanno proposto le lettere d’amore tra Čechov e Olga Knipper accompagnati dalla violinista classica Dora Merelli – ci aveva incantato con un magnifico concerto durante la serata del 24.
Immediatamente dopo Giampiero Solari (altro membro della giuria, nda) ha raccontato con entusiasmo del lavoro compiuto coi ragazzi della Scuola dello Stabile di Torino.
La direttrice generale, Isabella Parrucci, ha ribadito l’importanza della grande impresa realizzata e ha voluto ringraziare tutti i partner e sponsor del progetto.
La giurata Francesca Merloni, accompagnata dal violinista Marco Santini, ha recitato un suo poema.
Subito dopo, ha letto la motivazione del Premio Ginesio Fest 2022 conferito a Lino Guanciale. Questi ha recitato un brano bellissimo di Flaiano e ha parlato del teatro in modo molto intelligente e condivisibile in pieno.
Nel finale sono stati citati tutti i collaboratori del festival, nominati uno ad uno e fatti salire sul palco insieme a Leonardo e al sindaco e, come una grande festa, si è conclusa la serata con un selfie di gruppo finale con le centinaia di spettatori sullo sfondo che hanno partecipato a questo grande momento di condivisione.
Ginesio Fest: il bilancio della III edizione
LEONARDO LIDI: «Sono molto soddisfatto. Ero ottimista sin dall’inizio di questa esperienza, ma il bilancio finale del Ginesio Fest 2022 è sicuramente superiore alle più rosee aspettative. Quello che desideravo era creare un binomio tra grandi attori e compagnie in grado di lavorare con la gente sul territorio. Proprio per questo sono stati invitati artisti che hanno fatto un lavoro straordinario con il luogo di appartenenza e questo ha creato una comunità molto forte intorno al festival. Non ci si è limitati a pensare allo spettacolo per la singola serata ma abbiamo voluto costruire ogni giorno una comunità teatrale, basata sulla materia teatrale e sulla forza politica dell’attore. Con orgoglio posso dire che ci siamo riusciti».
ISABELLA PARRUCCI: «Il Ginesio Fest è il progetto ad altissimo valore culturale che San Ginesio merita. Grazie alla bellezza e alle emozioni dello spettacolo dal vivo, si possono rimarginare le crepe di San Ginesio senza però dimenticare quello che il borgo e la popolazione hanno passato. È un lavoro ambizioso e complesso quello del Ginesio Fest che di fatto sta dando vita alla prima impresa culturale di stampo ginesino» (dal comunicato stampa ufficiale).
Ph di Ester Rieti