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Artisticamente Magazine

Giulia Elettra Gorietti «si matura sui set e nella vita»

Giulia Elettra Gorietti «si matura sui set e nella vita»

Tempo di lettura: 3 minuti

 

GIULIA ELETTRA GORIETTI è un’attrice a cui abbiamo imparato ad affezionarci sin da quando ha mosso i primi passi, spopolando immediatamente con “Caterina va in città” di Virzì e, ancor più, nel ruolo della sorella di Babi in “Tre metri sopra il cielo” diretto da Lucini. Quando si comincia così presto (l’esordio sul grande schermo a 14 anni), soprattutto il pubblico adolescente (in questo caso), cresce con l’attore per cui è stata una piacevole scoperta poter dialogare con una Giulia che oggi ha 35 anni, è una donna che ha operato delle scelte ben precise sia in campo professionale che nell’ambito privato. Con un tono di voce entusiasta ci ha raccontato cosa voglia dire essere madre e scoprirlo con la sua piccola Violi (la chiama affettuosamente così) di giorno in giorno, in un’unione col marito (il calciatore Pietro Iemmello) in cui l’amore va coltivato ed è essenziale tenere conto dei rispettivi spazi.

Giulia Elettra Gorietti ne “Lo sposo indeciso” su Netflix

Abbiamo avuto modo di confrontarci con Giulia Elettra Gorietti in occasione de “Lo sposo indeciso” per la regia di Giorgio Amato, uscito il 29 giugno nei cinema e disponibile da inizio ottobre su Netflix. La storia è quella del professor Gianni Buridano (GianMarco Tognazzi), filosofo di fama internazionale, e di Samantha (Ilenia Pastorelli) ragazza delle pulizie che lavora all’università dove Gianni insegna. Nonostante le enormi differenze sociali e culturali i due hanno deciso di sposarsi, inconsapevoli che sul loro amore incombe una terribile maledizione pronta a scatenarsi proprio il giorno delle nozze.

D: Giulia interpreti Nadia, cugina e testimone della sposa. Mi ha colpita come il tuo ruolo sia differente da quelli incarnati in passato e va a scardinare quegli schemi che lo stesso film mette in crisi (dà volto a un’infermiera che ama la cultura)…

«Sono contenta che sia arrivato questo, mi appartiene. È come se rappresentando quel personaggio avessi potuto esprimere un concetto che ho dentro: si parla di inclusione, ma non c’è realmente. Capire che possiamo essere tutto, anche le persone che provengono da realtà più difficili o da famiglie più semplici possano essere molto più capaci di chi ci nasce è un pensiero che sento tanto. L’ho trasmesso spontaneamente in questa parte, era come poter dare una voce, certo ‘minima’ trattandosi di una commedia in chiave ironica, però ritengo importante aver fatto vedere come tutto sia possibile nella vita».

D: È interessante come pure all’interno di una commedia si possa rimanere coerenti con quelle convenzioni fino all’estremo: mette in crisi l’amore attraverso la critica della superstizione (e non solo).

«Senza voler spoilerare, devo dire che la parte finale è bellissima. In Italia realizziamo tante belle commedie, Lo sposo indeciso” parte in un modo e nessuno si aspetta questa conclusione, cambia registro per far riflettere».

Giulia Elettra Gorietti e il rapporto con sua figlia Violante

«I loro cinque anni di oggi è come se fossero i dieci/dodici anni di quando eravamo noi ragazzi. Delle volte mi interrogo su come sia possibile che si comporti o dica determinate cose. Vorrei renderla un po’ più ‘bimba’, non adultizzandola troppo, ma mi rendo conto che viviamo in un’altra età perciò non posso relazionarmi a lei come se fosse nata nel ’98 come me. Violi è nata nel 2018». La maturità di questa giovane donna nell’essere madre si coglie anche nell’approccio di dialogo che ha instaurato con sua figlia, spiegandole coi giusti mezzi (ad esempio ia boccetta di colorante per rappresentare una ferita nella finzione) in cosa consiste il suo mestiere, riuscendo anche a farle comprendere che se in una scena vede sua madre baciarsi con un altro uomo, non significa che non stia più con suo padre. Ascoltare da Giulia questi episodi di vita quotidiana restituisce ancor più la dimensione di quanto sia essenziale parlare coi propri figli, sin da piccoli.

Giulia Elettra Gorietti

Nel 2024 usciranno altri due progetti: “30 anni (di meno)” diretto da Mauro Graiani e Compulsion” di Neil Marshall, in quest’ultimo lavoro è tra le co-protagoniste. (con grande coinvolgimento e soddisfazione – trattandosi di una produzione internazionale – ci ha rivelato di aver girato anche trenta scene in una settimana).
Questa è, quindi, solo una tappa. Avremo modo di approfondire con Giulia Elettra Gorietti ancora su questi schermi.

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