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Artisticamente Magazine

“Olympic SPA Hotel”: cultura ladina, sostenibilità e benessere

“Olympic SPA Hotel”: cultura ladina, sostenibilità e benessere

Tempo di lettura: 12 minuti

 

L’OLYMPIC SPA HOTEL è «dove il quotidiano svanisce».
Per noi il viaggio ha inizio arrivando alla stazione di Bolzano e, accolti da un autista incaricato dall’hotel (il servizio è previsto per tutti – essendo un plus, è a pagamento), cominciamo ad addentrarci nel paesaggio, passando per punti in cui la natura è unica come il lago di Carezza (Karersee in tedesco). Ci fa piacere condividere con voi quest’esperienza realizzato a marzo per consigliarvi la meta della Val di Fassa in tutte le stagioni, compresa quella che stiamo vivendo, aggiungendo come mai varrebbe la pena organizzarsi in questi mesi: il lago di Carezza è di origine glaciale, la conca che lo ospita si è formata in seguito ai movimenti dei ghiacciai e poi si è riempita d’acqua. Quando il nostro sguardo lo ha intercettato era ugualmente affascinante, incastonato sotto le Dolomiti e tra gli alberti che facevano da cornice; perciò posto che vi incanterà in qualsiasi momento dell’anno, per vederlo nella sua peculiarità – i colori passano dal verde smeraldo al blu profondo, passando per mille sfumature d’azzurro tanto che è conosciuto col nome di ‘lago dell’arcobaleno’ e nella lingua locale – il ladino – lo potrete sentire nominare “Lec de Ergobando” (o “arcoboàn”) – i mesi migliori sono maggio, giugno e luglio.

Lago di Ceressa

Quando si arriva precisamente a Vigo di Fassa e, nello specifico, all’entrata dell’Olympic SPA Hotel, si avverte immediatamente l’accoglienza della famiglia che lo gestisce da generazioni, attenta nel preservare la cultura ladina con le sue tradizioni, i valori, il rispetto per il territorio e lo si coglie nell’approccio di chiunque si incontra (dal personale alla proprietà) e nelle attività proposte agli ospiti.

Olympic SPA Hotel accoglienza
Tutto profuma di montagna, dal legno al momento del check-in fino alla camera, con profumatori che suggeriscono note sempre in sintonia. Ammettiamo che il nostro soggiorno si è concentrato in particolar modo nel vivere la struttura, spinti anche da una sensazione spontanea di poter recuperare benessere di corpo e mente.

Ogni camera ha le proprie caratteristiche, con alcune accortezze che ritornano (al di là del legno che non poteva che essere una cifra immancabile) come i prodotti della linea cortesia con confezioni ricaricabili per quanto riguarda il detergente (capitolo a parte meritano la linea Te Jaga SPA Cosmetics e l’offerta massaggi), spesso pensate per il minimo utilizzo di plastica o che questa sia riciclabile e ancora lo shampoo solido all’avena biologica (ha un’azione rinforzante) e all’olio di argan bio (con effetto illuminante).
Non passa inosservata la sfera in legno di cirmolo, impreziosita con una lavorazione a mano che richiama il logo dell’hotel di charme. L’essenza del pino cembro, agendo sul sistema nervoso vegetativo, produce un effetto benefico scientificamente testato: è rilassante e crea una piacevole sensazione di benessere. La sfera la si deve poggiare sulla caraffa per circa trenta minuti, infatti, non appena abbiamo bevuto l’acqua già preparata, si è avvertito un gusto unico e l’ulteriore desiderio di scoprire ciò che questa struttura dall’aspetto caldo e familiare possa riservare.

Sfera legno di cirmolo

Ci preme raccontarvi come ci sia un approccio di disponibilità, anche al dialogo, parallelamente, non mancano la riservatezza – sanno cogliere ciò a cui si è predisposti, la necessità più impellente in quel momento, anche rispetto a corpo e mente – e le sorprese, effettuate con cura e genuinità.

Alla luce del nome e dei valori che stanno a cuore all’Olympic, la SPA è uno degli elementi per cui merita il viaggio. Abbiamo avuto modo, su consiglio proprio di Rosa Carpano Spa Manager e una delle esponenti della terza generazione della famiglia Pellegrin, di vivere, nella spa privata, il Rituale “Body Positive Dolomiti Detox” dove si ritrova tutta la forza delle Dolomiti: un trattamento in tre fasi capace di comunicare una sensazione di leggerezza e ritrovata purezza.
Inizia con lo scrub sul corpo, con gli oligoelementi delle dolomiti, che vanno a purificare, riattivare, e detossinare la pelle. L’esperienza avviene con luce molto soffusa, viene posta una benda sugli occhi, su cui è stato spruzzato un olio composto di una sinergia che contiene anche gocce di rosa e pino cembro. Ci si riesce ad ‘abbandonare’, lasciando da parte i pensieri e le preoccupazioni, merito di delicatezza e professionalità di mani esperte.
Immediatamente dopo, il rituale prevede il bagno caldo, con l’olio di pino mugo nella vasca i muscoli si rilassano, la pelle si ammorbidisce, i pori si aprono e, al contempo, pure la mente si alleggerisce provando così una vera e propria azione aromaterapica del pino.
L’impacco detossinante ai fanghi alpini, con olio di fieni e arnica, fa sentire il suo effetto rigenerante. Il tutto si conclude con il massaggio con olio idratante e gli oli essenziali 100% bio sempre prodotti con gli elementi del territorio.
Ciò che abbiamo cercato di farvi immaginare con le parole è solo una delle tante opzioni di massaggi previsti e studiati ad hoc. In più la SPA prevede sauna finlandese, bagno turco, una piscina interna attraverso cui si può uscire nella parte esterna.

Olympic SPA Hotel: la linea cosmetica “Te Jaga Cosmetics”

È stata creata una linea esclusiva solo per gli ospiti, tutta trentina, ma potete ordinare i prodotti.
«L’accurata ricerca, l’alta qualità e la sostenibilità rappresentano valori importanti. Per questo Te Jaga Cosmetics  coniuga natura e innovazione! Le Dolomiti e l’ambiente montano sono laboratori naturali, melissa, miele, lavanda, roccia dolomia, latte, sono tutti doni del territorio e della tradizione Ladina per creare una cosmesi altamente performante» (dalla nota ufficiale).

Olympic SPA Hotel: alimentazione

Il bello di questi ‘luoghi di coccole’ in mezzo alla natura, intrise della propria cultura e anche di un senso di solidarietà, sta nel fare squadra coi produttori locali, non solo come filosofia di vita, ma anche per darsi una mano dopo il difficile momento clou della pandemia.
Vogliamo rivelarvi poco perché ci auguriamo che possiate scoprire da voi… nell’ottica del benessere entrando a colazione si trovano diverse opzioni per detosinnarsi, marmellate locali così come diversi tipi di miele e torte fatte in casa.

Il momento del pranzo e/o della cena diventa anch’esso magico perché dalla sala si gode della vista di pini e montagne da cui si è attorniati, ogni giorno la proposta cambia e vi assicuriamo che è di grande qualità [essendo stati a marzo abbiamo apprezzato quanta attenzione ci fosse nelle misure per il covid-19 e non è affatto scontata].

Olympic SPA Hotel: intervista alla proprietaria e Spa Manager Rosa Carpano


 

Olympic SPA Hotel
Al centro la proprietaria e SPA Manager Rosa Carpano

D: Qual è il ricordo umano che porta con sé di suo nonno e che le ha trasmesso a livello di ospitalità?

[Il tono è affettuoso e fiero] «Direi la caratteristica di tutto il popolo ladino: questo grande orgoglio insieme all’integrità. Nel suo essere molto alto, con una voce forte e le spalle di ferro, esprimeva una serietà anche interiore, l’idea che tutto si debba fare bene. Alcuni ospiti, che continuano a tornare, ci hanno raccontato che andando a fare la camminata con lui come guida si scioglieva nel suo habitat tra le montagne. Quando scalava, portava con sé la fiaschetta di grappa e in cima, metteva la sua felpa rossa intorno alla croce per rassicurare sua moglie che era arrivato e festeggiavano con un sorsino simbolico di grappa».

D: Come si vince la paura di dover scalare? Assumersi il rischio per godere del piacere della natura…

«Non c’è rischio, si avverte magari la fatica e soprattutto, le prime volte bisogna scegliere un sentiero facile, ben segnato, un po’ largo. Non bisogna essere supereroi, ciascuno deve compiere il proprio percorso e il bello della montagna è che si liberano i pensieri in quanto si è concentrati su dove mettere i piedi, dalla bellezza del panorama e tutto il resto scompare».

D: Crede di essere così serena perché è nata qui?

«L’ho visto proprio sui turisti, pure durante il periodo pandemico. Molte persone che non erano mai state in montagna, hanno deciso di venire – non sentendosi ancora sicuri nell’andare all’estero – e li abbiamo consigliati sui percorsi da fare in base all’esperienza che avevano (hanno delle guide apposite, che arricchiscono pure sul piano storico e aneddotico). Si compie il primo non pensando di farcela e invece si torna con un sorriso pieno di soddisfazione. La nostra idea è che la montagna è sicura se si approccia con la giusta attenzione, ci piace trasmettere il giusto rispetto nei confronti della natura a partire dalla raccolta di una carta».

D: Ha voglia di condividere una storia di quando ha scalato da piccola?

«Con nonno siamo andati a fare la Ferrata di Porta Vescovo, è impegnativa, ma fattibile. C’erano anche i miei sei cuginetti e mia zia, a un tratto si abbassa una nebbia incredibile e non si vedeva dove fosse il sentiero, fortunatamente c’erano gli omini (raccolte di sassi fatte dall’uomo, nda) e così abbiamo ritrovato la strada. In quell’occasione, per la prima volta, ho scoperto perché venissero realizzati gli omini».

Olympic SPA Hotel

D: Nel cambio generazionale, quanto ha sentito la responsabilità di dover portare avanti quello per cui era stato messo un seme (inizialmente era una pensione)? In più a soli 26 anni è diventata Manager della Spa…

«Mi sono accorta della necessità di prendere in mano le redini quando ho compreso che il mio contributo sarebbe stato importante per portare avanti l’azienda. Ne ho fatta tanta di gavetta e, quando ho sentito di aver raccolto tanto da ciò che avrei potuto imparare, ho proposto ai miei di operare delle scelte guardando al futuro. Va riconosciuto che mia madre e i miei zii hanno sempre avuto la visione di compiere un salto di qualità».

D: Se si dovesse descrivere dal punto di vista di padrona di casa dell’Olympic…

«Il nostro atteggiamento è sempre di massima cortesia con qualsiasi persona ci troviamo di fronte, zero giudizio perché ognuno ha la propria storia, anzi è molto interessante ascoltarla. Ci teniamo a essere noi stessi, presentandoci in maniera tranquilla e accogliente sin dal primo ingresso affinché il cliente si possa sentire subito a proprio agio».

D: Quanto è difficile far passare il concetto di sostenibilità?

«Cerchiamo di incuriosire le persone più sensibili. L’idea è quella di comunicarlo a chi è già attento a questo argomento; chi non lo è riceve un ottimo servizio e magari ci riflette. Per noi è essenziale sia la sostenibilità ambientale che quella sul luogo di lavoro nel senso di avere un bilanciamento tra professione e vita privata, oltre a voler mantenere forti le economie del territorio».

D: Quali sono i ruoli di quest’azienda a conduzione famigliare?

«Mio zio Paolo si occupa dell’amministrazione e ha anche un contatto diretto col cliente facendolo innamorare della montagna. Mia zia si occupa dell’esperienza in hotel, dal profumo all’arredamento, passando per le pubbliche relazioni e organizza anche qualche evento in baita. Mia madre cura la ristorazione, il contatto con lo chef e anche della gestione delle risorse umane. Io continuo a seguire la SPA, essendo partita da lì, e ci tengo a seguire la comunicazione e l’immagine della struttura. Mio marito Matteo è project manager delle Natural Suite e della sauna sospesa e, in generale, sta più specificatamente sul marketing».

Opa e zio Paolo

D: A proposito della vostra filosofia, è riuscita a cogliere quanto riuscite a seminare nel cliente che torna?

«La nostra idea è quella: che si colga il nostro servirci da produttori locali così come prestare attenzione nel mangiare bene seguendo le stagionalità. Per quanto concerne la SPA, ho notato che quando si insegna ad utilizzare la doccia in un certo modo dopo la sauna, bagnando le gambe con l’acqua fredda per la circolazione, c’è chi è tornato e mi ha raccontato di farlo come abitudine ogni volta che fa la doccia in casa propria. Teniamo anche i corsi di massaggi per imparare, ad esempio, a porsi correttamente la crema sul viso… sono tanti piccoli pensieri e accortezze che ci si porta con sé. Stiamo studiando sempre più dei servizi che possano mutare la narrazione della vita, riuscendo con qualche attività a far creare un piccolo stacco. Ad esempio la camminata in cui si recupera l’importanza del respiro, si abbraccia l’albero abbinandola a quella in cui si deve raggiungere un risultato superando il limite fisico che si pensava di avere».

Olympic SPA Hotel
Suite Ascoltati

D: Qual è la vostra clientela?

«Abbiamo due tipi: chi viene per tot giorni per la natura, concedendosi un momento per ritrovare se stesso ed è affascinato anche dalla cultura e dalla lingua ladina; dall’altro lato chi viene per pochi giorni e regalarsi qualcosa di speciale per un compleanno o per fare effetto sul proprio partner».

D: Quale sensazione le dà il legno istintivamente?

«Profumo, accoglienza e calore».

D: Quanto avete risentito del periodo covid?

«Dalle regole abbiamo tratto dei vantaggi nel senso che il cliente si è ritrovato ad avere maggiore spazio per se stesso, abbiamo investito costruendo una sala più grande e così ci siamo comportati per la SPA, dov’era necessario obbligatoriamente di più spazio. Il cliente ha avuto così maggiore acqua calda sia in piscina che nella vasca idromassaggio. Lo stesso è accaduto per il momento della merenda che, prima avveniva a buffet, mentre con la pandemia abbiamo iniziato a servirla e quest’attenzione viene molto apprezzata dal cliente. Abbiamo dovuto reindustriarci sui servizi; rispetto al business ne abbiamo inevitabilmente risentito visto che abbiamo potuto aprire solo nell’estate del 2020, durante l’inverno abbiamo dovuto tenere chiuso e nel 2021 abbiamo riaperto in alcuni periodi fino alla ripartenza totale».

Olympic SPA Hotel
Suite Rallenta

D: Cosa vorrebbe che emergesse assolutamente dell’Olympic?

«Un valore che vorremmo trasmettere è che le aziende devono funzionare, noi albergatori dobbiamo diventare ancor più consapevoli, con un approccio più imprenditoriale. Detto questo, se l’azienda guadagna bene, diventa un beneficio per tutto il territorio».

Olympic SPA Hotel: le nuove Natural Suite

Un progetto capace di illuminare gli occhi della proprietaria Rosa Carpano, che finalmente vede la luce a partire dal 9 giugno 2022.

«Le 10 Natural Suite sono dedicate al benessere, al desiderio di staccare la spina e all’idea di vivere la filosofia green. Un progetto di design, fortemente voluto dalla famiglia Pellegrin.
L’Olympic SPA Hotel si amplia e si rinnova secondo un modello sostenibile, che punta a valorizzare la proprietà e a integrarla con il paesaggio circostante. Dalle nuove suite immerse nel prato, con terrazze e patii interni, alla sauna in cima agli alberi, da raggiungere attraverso un percorso aereo.
Il progetto dello studio noa mimetizza il nuovo, gioca con il profilo delle montagne e regala agli ospiti l’emozione di un legame forte e sincero con la natura.

Olympic SPA Hotel
Natural Suite inverno

L’idea delle nuove Natural Suite e del Natural SPA Chalet è creare davvero una camera che permetta di vivere una vacanza esclusiva. Avere nella Suite un’esperienza completa, per rigenerarsi e riposare. Nelle Natural Suite, l’effetto Wow è garantito dal panorama sulle Dolomiti, la visione del giardino davanti e del bosco, a cui poter accedere, con le atmosfere tranquille che sa comunicare.
Le Natural Suite “Te Bosch” hanno un patio interno privato, un pezzo di cielo che entra in stanza e la illumina. Per chi soggiorna saranno a disposizione anche dei sacco a pelo per poter dormire fuori, sotto le stelle.

Suite Te Bosch – inverno

Le Natural Suite “Te Aga” hanno una mini-piscina privata con idromassaggio, riscaldata tutto l’anno.

L’Olympic SPA Hotel dà modo così di vivere una full immersion ancora più intensa nello scenario della Val di Fassa. Le Natural Suite prevedono un ampio terrazzo che si affaccia sulle Dolomiti e in 4 di esse è previsto anche un patio interno con pareti trasparenti: uno spazio privato accessibile in ogni stagione, che fa entrare luce e natura in ogni camera.
Il materiale utilizzato richiama le montagne: cemento misto a dolomia, la roccia che caratterizza le Dolomiti. La facciata delle suite ha un aspetto granulare e un colore che ricorda le pareti delle Dolomiti.
Inoltre, in 5 suite è prevista una piccola fontana da cui sgorga acqua di montagna purissima che nasce a 3.500 metri di altezza. Un benefit che l’Olympic SPA Hotel offre agli ospiti con l’obiettivo di bandire l’uso di bottiglie di plastica.

L’Olympic SPA Hotel propone anche un’altra chicca: la Natural Spa Chalet, una suite a due livelli, che include sauna, doccia emozionale e area wellness, che si affacciano al di sopra del bosco.
Il Natural SPA Chalet sarà uno chalet proiettato sul panorama, dove su piani diversi si trova una stanza per la doccia, una sauna col panorama sul sasso lungo, l’idromassaggio nella natura all’esterno, un divano in rete sospeso tra un piano e l’altro.
La colazione sarà un’esperienza di assoluta privacy servita direttamente in camera.

Tra le novità del progetto di restyling la nuova sauna sugli alberi (dovrebbe essere ultimata nel 2023): una costruzione sopraelevata, realizzata interamente in legno, che si mimetizza con il bosco, con accesso solo esterno attraverso una passerella sopraelevata dall’hotel, per garantire un contatto immediato con la natura circostante».

Olympic SPA Hotel

Olypmpic SPA Hotel: alcune proposte speciali:


Notte in Hotel… ma sotto le stelle

Il cielo stellato, il bosco dentro la Natural Suite, il bosco fuori. Per percepire la tranquillità dello scorrere del fiume, un morbido sacco a pelo con solo le stelle: sarà un’esperienza meravigliosa, da vivere per rendere memorabile un momento speciale e respirare l’aria fresca di montagna. 
Servizio incluso, dedicato a chi dorme in Natural Suite Te Bosch e Natural SPA Chalet.

Aperitivo galleggiante
Un delizioso aperitivo direttamente in acqua, mentre ci si rilassa nella limpida acqua del Catinaccio, riscaldata al punto giusto da potersi godere il panorama del tramonto sulle Dolomiti o durante una serata di pioggia.
 Dedicato a chi dorme in Natural Suite Te Aga e Natural SPA Chalet.

Immersioni nella natura con personal trainer del benessere
Sessione privata itinerante: percorso nella natura studiato appositamente, con momenti per aiutare il processo di trasformazione. Le sessioni sono caratterizzate da tecniche di naturopatia per migliorare il sonno, ritrovare la motivazione per realizzare i tuoi progetti, ripulire da tutte le energie pesanti, permettendo alla tua ‘bolla’ energetica di ricaricarsi, espandere la tua energia in ogni più piccola parte del tuo corpo, a beneficio tuo e del successo di ciò che ti circonda.
 Sessioni individuali di circa 1h e 30’.

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